Turris davidica
“Davide”, in Galilea, vuol dire:
“Amato”(1);
“turris”
viene da “Turyaa”, la vittoria;
quattro i segni, alla croce di memoria
di Vishnu vincitore, uno
per lato; 4
in sanscrito, la “turyaa”
è un derivato
di disco, mazza, nicchio, loto e gloria:
una fortezza, nella eterna storia
di pietre del Pensiero alto locato. 8
L’angela della casa
è messaggera
perché tramuta in oro, e in come lei,
le altre monete
della nostalgia; 11
la torre cinta mani brilla, a sera,
del sole dietro a Krishna,
ed ai vitei,
rossa (2) al riflesso
della Sua magia. 14
Va, rosato (3), l’onore degli dei. 15
(1) “Davud”
vuole dire sia: “l’Amato” che: “il Canto”.
(2) La torre.
(3) La sindhura, è la tinta
del fervore da e verso shri Krishna,
che, segnata sulla parte anteriore dei capelli, sopra la fronte, le fedeli
custodiscono dentro il tessuto dell’abito completo religioso, cioè di relazione al servizio
delle ancelle di shri Krishna.
La sindhura indica altresì la devozione aurorale, per
shri Krishna, quando il
cielo si irrora da Lui.
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