Regina Pacis
“Esse elle emme” sono tre sonanti (1)
fra la vocale “a-kara”
locate;
composte insieme, esse van
cantate
come “salam (2)”,
o: “Pace” , ai cori santi;
4
le tre note alte, essellemme
danti,
ricorrono in “islam”, e sono amate;
danno pensier di pace, che
trovate
quando shri Krishna
ci è Pastore (3), avanti. 8
“Se tar”,
“tre note”: lo strumento eleva
“a”, “u”,
“emme”, a shri Krishna,
a Radha e a noi
seguaci di shri Krishna, la
Sua Quiete. 11
Il Purusha, prakriti e tutti i deva
in requie deL Beato, Che ci
ha Suoi,
in “se-tare”, (4) che è il ciel che ci
compete. 14
Il conforto ai Suoi Piedi,
è quel che vuoi;
la cerva (5) , dei ruscelli Suoi ha già sete;
la pace del fruscio loro, aver puoi. 15
(1) Consonanti collocate tra la vocale “a”, in
sanscrito “akara”.
(2)
Sala, con la esse semplice e la prima a lunga, in sanscrito è il nome,
di genere maschile, della recinzione
protettiva come quella che shrimati Sitadevi ebbe dal cerchio di fuoco, o come quella che i
sacerdoti dei deva danno a modo di kavaca. Nel
dizionario sanscrito-tedesco Langenscheidt, la
traduzione del sanscrito: ”Saala” è:“Umfriedung”: alla
lettera: “Pacificazione”, per la quale intende, però, un recinto
naturale.
(3)Il
pastore dà le spalle al gregge o alle mandrie, che Lo seguono, così come, lo
stuolo orante, segue il sacerdote, il brahmana,
l’imam.
(4)
In persiano ed in urdu “se tare”, “tre note”, vuole
dire anche: “cielo”, ed è un sostantivo usato nel linguaggio dei
mistici.
(5)
E’ un’espressione per intendere la donna fedele, contrapposta alla
tigre, che è simbolo di quella non fedele.
La cerva ha le pupille degli
occhi nere e
grandi, sulle quali shri Krishna
Si riflette; così è in shrimati Radharani.
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