L'usignolo cortese
(primavera 1999)
Il fiore decantato è il mondo spirituale
e il melodioso usignolo è un nunzio soave e rispettoso che magnifica il ricongiungimento mistico dei suoi petali, la notte. Venuta Aruna a preparare l'ingresso trionfale solare, il lodatore lascia il compito beato a lei, ritirandosi decorosamente.
L'usignolo benché uccello notturno
tuttavia canta in toni melodiosi, sta nei giardini e agli orti rigogliosi ove a quell' ora, ogni altro è taciturno, | 4 | |
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Non tutti quei che cantano col pesto rifuggan dalla chiara, l'usignolo è per rispetto se s'inchina e tace; | 11 | |
quand'ella viene innanzi al sole, presto, il nunzio ne dà osanna, allor, col volo, lodando, l'alba, 3 quella nuova pace. | 14 |
Note:
1 ) È l'aurora, ancella del sole.
2 ) Dal sanscrito "diva", cioè " di luce."
3 ) L'alba è il soggetto nuovo.
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