Il Dipavali
(26 settembre 2003)
Di là del velo della nostalgia
a tenda aperta applaude la serata il granello diviene una granata di luce per Shri Krishna sulla via. | 4 | |
Con gli amici e i vitelli in quella scia incontra i vespri la Persona amata (il vespro è polvere che esplode grata ai raggi che un brillante Suo ci dia.) | 8 | |
Risponde rosa in viso alla Sembianza, Che ora ha il sole ponente sulle terga, di Shri Krishna Che guarda, in raggi e fughe, ogni pulveo di grano; gioie avanzan al Dipavali che la Notte immerga come saettando a salutar la Nube. | 14 | |
Il rubino che in quello sfondo rube qual seme in melograno, ci sorride, ramo fiorito e dente di paragone la promessa che il fulmin sacro include quando il tonfo nel cuore al tuono arride del flauto che il fanciullo e Dio dispone | 20 | |
è un coro di persone la rena del quartiere e principato, è polvere e fuoco armato dell’ umiltà del sole che si pone. | 24 | |
Luci multicolori nelle icone viventi, festeggiavano gli annunci delle gemme di Shri Krishna al serale ora non torna più con i vitelli e strale di Lui attiva altra canzone. | 28 |
Nota:
Il segreto del cuore è la combustione che lo muove, la rimembranza dell’ascolto che l’Anima suprema sul cuore ha del Nome Suo originale, pronunciato, in meditazione, da Shri Radha. Lo sfondo-nube di cui si parla è il blu del viso di Shri Krishna, ove, nel dente rubino filosofale, sorride le Sue promesse, le sole ad essere vere.
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