Grande e ampio Mare
(30 Settembre - 1 Ottobre 1992)
Si apre al mattino un fiore al sole avanti
tutto è più largo in lui da foglia in foglia, si lasciano al suo aprir quei suoi abitanti | 3 | |
ognuno in servitù cui il fior rigoglia; si lasciano all’aprir dall’alba luce come ogni casa fa con la sua soglia, | 6 | |
come ogni fiore, all’ora in cui conduce il sol di Dio le mandrie al pascolare come il calore che l’aprir produce. | 9 | |
E Krishna va, lasciando immaginare lunghe ed assorte arcate del Suo corso e torna poi quel Suo precoce andare. | 12 | |
Ma fuori del Suo fior ci sta il rimorso che non volle servir l’attesa altrui e crede d’affogar sorso per sorso. | 15 | |
Dentro al gran lago disperiamo nui senza memoria che per sempre affiora padrona e vita al servitor ch’io fui. | 18 | |
La sera ama il pensar di tant’altra ora e ognun rivede con le mandrie Dio mentre il fior chiude e ognun se ne ristora. | 21 | |
Vorrei veder tornar così pur’io nell’acqua dell’impronta di un vitello il mare grande che ora credo il mio; | 24 | |
chiude al ritorno il fior d’ognun più bello e ogni distanza in Lui si può colmare così si stringerà un giorno il mio mare. | 27 |
Grande e ampio Mare
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